Politica
Spadaccia, il Radicale di sinistra
Intervista con Emma Bonino: «Gianfranco, un leader che sapeva trasmettere la sua passione politica rimanendo un passo indietro. La sua morte è una grande perdita per me e per l’Italia»
Roma, 16 maggio 1977 Marco Pannella (a sn), Emma Bonino (al centro) e Gianfranco Spadaccia (il secondo da dx) ai funerali di Giorgiana Masi. – Ansa
Intervista con Emma Bonino: «Gianfranco, un leader che sapeva trasmettere la sua passione politica rimanendo un passo indietro. La sua morte è una grande perdita per me e per l’Italia»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 26 settembre 2022
La telefonata che le ha annunciato la morte di Gianfranco Spadaccia – «per me come un fratello maggiore» – Emma Bonino l’ha ricevuta sabato verso le 18,30. «Ero stata da lui nello stesso giorno; ormai era in sedazione profonda ma non ci aspettavamo che se ne andasse così presto. Mi ha avvisata Marina, sua moglie». Nato il 28 febbraio del 1935 a Roma, giornalista prolifico – fu caporedattore dell’Agi e collaboratore di molte riviste e periodici -, lo storico leader del Partito Radicale (fu tra i fondatori nel 1955 e in seguito anche segretario) è morto nella sua casa romana...