Alias Domenica
Spalletti, monocromie cangianti intorno all’asse ovoidale
A Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, "Ettore Spalletti. Il cielo in una stanza", a cura di Éric de Chassey Nel Salone centrale, le opere in bianco, rosa o azzurro dell'artista abruzzese «sanno come farsi vedere»: anche in assenza, dopo la sua scomparsa, dell’ambiente d’autore
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, "Ettore Spalletti. Il cielo in una stanza"
A Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, "Ettore Spalletti. Il cielo in una stanza", a cura di Éric de Chassey Nel Salone centrale, le opere in bianco, rosa o azzurro dell'artista abruzzese «sanno come farsi vedere»: anche in assenza, dopo la sua scomparsa, dell’ambiente d’autore
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 12 dicembre 2021
Daniela LancioniROMA
«Per molto tempo ho accompagnato i miei quadri dappertutto, ora sento che hanno più energia, che riescono a liberarsi dalla mia presenza, sanno come esporsi, come cercare la luce più giusta, come farsi vedere nel modo migliore». Così nel 2013, davanti alla video camera di Werner Hannappel, si esprimeva Ettore Spalletti, già consapevole, forse, del male che ha provocato la sua scomparsa nell’autunno del ’19. Il video è visibile in questi giorni a Roma nella mostra Ettore Spalletti Il cielo in una stanza in corso alla Galleria Nazionale (fino al 27 febbraio), curata da Éric de Chassey e realizzata con...