Cultura
Spazi di reinvenzione urbana
GEOGRAFIE «Le periferie non sono eccezioni» di Gennaro Avallone e Marianna Ragone, pubblicato dalle edizioni Bordeaux. Come rimediare alle storture prodotte dalle politiche sbagliate seguite fin qui nelle aree fuori dal «centro». Un’opera che si muove sulla scorta delle tesi di Harvey, Lefebvre, Roy e Wacquant
Cavalli tra i palazzi del serpentone del Corviale, nella periferia sud-ovest di Roma - foto Andrea Sabbadini
GEOGRAFIE «Le periferie non sono eccezioni» di Gennaro Avallone e Marianna Ragone, pubblicato dalle edizioni Bordeaux. Come rimediare alle storture prodotte dalle politiche sbagliate seguite fin qui nelle aree fuori dal «centro». Un’opera che si muove sulla scorta delle tesi di Harvey, Lefebvre, Roy e Wacquant
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 27 ottobre 2021
Può sembrare a qualcuno trascurabile, se non fuorviante, approfondire oggi il significato della parola periferia. Già il lessico dell’urbanistica l’ha del tutto sostituito con altri: «città diffusa», «territori a bassa densità», «periurbanizzazione», eccetera, lasciando purtroppo ai media e alla politica, farne uso nei loro scombinati discorsi. Hanno, tuttavia, buone ragioni Gennaro Avallone e Marianna Ragone a richiamare l’argomento con il loro agile saggio Le periferie non sono eccezioni (bordeaux edizioni, pp. 110, euro 10) perché di là della scontata connotazione negativa causata dalle difficili condizioni sociali di chi la periferia l’abita, questa possiede una sua rispettabile singolarità concettuale e di...