![Spazi intimi e urbani, tra nodi e persistenze](/cdn-cgi/image/format=auto,width=1400/https://staticstage.ilmanifesto.it/2022/08/23clt-2-apertura-pezzo-macri-afterimage-press-01new.jpg)
Dalla mostra «Afterimage» (L'Aquila)
Cultura
Spazi intimi e urbani, tra nodi e persistenze
MOSTRE «Afterimage», al Maxxi dell’Aquila fino al 19 febbraio l'esposizione curata da Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 agosto 2022Edizione 23.08.2022
Afterimage o immagine residua è un’immagine che continua ad apparire nella propria visione dopo che l’esposizione all’immagine originale è cessata. Afterimage è anche il titolo della corposa e transgenerazionale mostra al Museo Maxxi dell’Aquila, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini, metafora della persistenza del passato nel continuum che lo avvicenda al presente e che impone una riflessione sulla malleabilità del tempo. L’Aquila è il luogo emblematico e di raccordo con la memoria identitaria e gli elementi di trasformazione che nel post-sisma, tra rimpianto e riscossa, si sono amalgamati per riscriversi. Uno di questi simboli di «rinascita» è sicuramente il...