Alias Domenica
Specchiarsi con Eliasson
Olafur Eliasson, «Baroque Baroque» al Palazzo d'Inverno di Vienna L’artista danese «della luce» usa la volumetria e le elaborate superfici barocche per trasportare i visitatori ‘altrove’ all’insegna del Meraviglioso
Olafur Eliasson, «Eye see you, 2006», Vienna, Palazzo d’Inverno del Principe Eugenio di Savoia – foto Anders Sune Berg.jpg
Olafur Eliasson, «Baroque Baroque» al Palazzo d'Inverno di Vienna L’artista danese «della luce» usa la volumetria e le elaborate superfici barocche per trasportare i visitatori ‘altrove’ all’insegna del Meraviglioso
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 24 gennaio 2016
Daniele CapraVIENNA
La consuetudine espositiva più ricorrente nel campo dell’arte contemporanea è caratterizzata dall’utilizzo del white cube, un luogo contraddistinto dalla pulizia formale, dall’uso del bianco alle pareti nonché dalla scarsa interazione dell’opera con il contesto. Similmente a quanto accade con le cattedrali protestanti, lo spazio espositivo dei musei e delle gallerie è candido, con pochi elementi in rilievo, quasi spoglio: è il contenuto – le opere nel caso del museo, lo spirito nel caso delle chiese – che lo definisce nel ruolo e nelle sue funzioni pubbliche. Ma uno spazio bianco è anche un palinsesto, una pagina su cui è possibile...