Alias Domenica

Spine, solitudini riarse ad Anzio

Spine, solitudini riarse ad AnzioUno degli acquarelli «spinosi» di Agostino Muratori

Agostino Muratori, "Collezioni di spine", Bompiani Medico, affetto da cactofilia, un giardiniere che colleziona (e dipinge) agavi, opunzie, lithops...

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 27 giugno 2021
Se collezionare piante significa sempre anche un po’ accumulare paesaggi e reinventare mondi, collezionarle «con le spine» vale a evocare condizioni spesso estreme. Quelle degli habitat dove solitamente si trovano a vivere in natura fieri protagonisti vegetali come agavi e opunzie, lithops, ferocactus, mammillarie. Si tratta di solitudini riarse, deserte distese ininterrotte, ritmate soltanto dalla verticalità di monoliti spinosi, dall’inciampo di vegetali che a terra mimano pietre , dalla soggezione che aggressivi incutono gli aculei che li ricoprono, dal disporsi a corona dei frutti sulle loro sommità, dopo l’improvviso rapimento di incongrui fiori annuali che, appariscenti, ci adescano dal nulla....

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