Visioni
Spogliando Cirano dai suoi stilemi al ritmo di una strofa rap
A teatro Leonardo Manzan rivisita il dramma di Rostand, luci strobo e dj set per cogliere il senso della gioventù. In scena dopo il debutto alla Biennale, lo spettacolo elimina gli elementi datati «uccidendo» il protagonista
Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini e Filippo Lilli – foto di Filippo Manzini
A teatro Leonardo Manzan rivisita il dramma di Rostand, luci strobo e dj set per cogliere il senso della gioventù. In scena dopo il debutto alla Biennale, lo spettacolo elimina gli elementi datati «uccidendo» il protagonista
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 10 dicembre 2022
Gianni ManzellaROMA
Cirano ama Rossana ma Rossana ama Cristiano. È tutto lì il dramma di Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac. E infatti a chi verrebbe in mente oggi di mettere in scena questo fumettone francese del 1897, lo spadaccino dallo smisurato naso, il bacio ch’è una parentesi rosa… A Mosca c’era già Stanislavskij che faceva il Gabbiano di Cechov. Che muoia allora Cirano e tutto quel vecchio teatro. Ma forse c’è un’altra storia da raccontare, o un altro modo di raccontare quella storia. Siamo davanti a un vecchio palazzo di periferia. Rossana ogni giorno si affaccia al balcone, rilegge ogni giorno lo...