Internazionale
«Spyware di Stato, sempre più invasivi ed efficaci»
Medio Oriente social Intervista all'esperto di sicurezza informatica Claudio Guarnieri: «La sorveglianza di attivisti e giornalisti accompagna persecuzione giudiziaria, campagne di diffamazione, disinformazione orchestrata tramite reti di troll e bot su social media»
La homepage dell'israeliana Nso
Medio Oriente social Intervista all'esperto di sicurezza informatica Claudio Guarnieri: «La sorveglianza di attivisti e giornalisti accompagna persecuzione giudiziaria, campagne di diffamazione, disinformazione orchestrata tramite reti di troll e bot su social media»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 28 marzo 2021
Claudio Guarnieri, esperto di sicurezza informatica a capo del Security Lab di Amnesty, nelle sue ricerche ha trattato dettagliatamente l’uso di spyware in Medio Oriente nel controllo sociale e il tracciamento dati. Quanto è cambiata la situazione negli ultimi 10 anni nell’uso e la diffusione di questi strumenti? L’utilizzo di spyware e di altre forme di attacco informatico è in continuo aumento, in Medio Oriente come in ogni altra parte del mondo. La crescente ubiquità della crittografia nelle comunicazioni, si pensi a WhatsApp come a Signal, è stato forse il fattore più importante. Nonostante sia positivo che le nostre comunicazioni...