Visioni

Stadio, «nostalgici di un’Italia meno razzista»

Stadio, «nostalgici di un’Italia meno razzista»

Intervista In gara a Sanremo con «Un giorno mi dirai» che anticipa l'uscita del nuovo album

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 febbraio 2016
«La commozione non è riservata soltanto ai padri, può essere una madre che parla al proprio figlio. È un argomento per certi versi scabroso: un genitore che parla di amore, passione e di sesso a un figlio». Gaetano Curreri, cuore pulsante degli Stadio da più di trent’anni, racconta così la sua Un giorno mi dirai, in gara al Festival. Il pezzo fa da apripista a un nuovo album di inediti, Miss Nostalgia, titolo che contiene un sentimento familiare ai fan del gruppo, da sempre narratori di dolce malinconia «È vero ma non credo di essere una persona malinconica» spiega Curreri...

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