Internazionale
Stampa uccisa, ferita, arrestata: bavaglio israeliano ai Territori palestinesi
Palestina/Israele Le operazioni su Gaza e la Seconda Intifada i periodi peggiori. Da Yaser Murtaja a Raffaele Ciriello, non c'è mai nessun colpevole. A oggi 16 reporter in carcere. E un anno fa raid aerei sulle sedi della stampa palestinese e internazionale nella Striscia
La commemorazione, ieri a Gaza, per l'uccisione di Shireen Abu Akleh organizzata dal sindacato palestinese della stampa – Ap/Mohammed Talatene
Palestina/Israele Le operazioni su Gaza e la Seconda Intifada i periodi peggiori. Da Yaser Murtaja a Raffaele Ciriello, non c'è mai nessun colpevole. A oggi 16 reporter in carcere. E un anno fa raid aerei sulle sedi della stampa palestinese e internazionale nella Striscia
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 maggio 2022
«Abbiamo visto decine di casi di terroristi di Hamas che usano ambulanze, si vestono come personale della Mezzaluna rossa o come giornalisti. Non vogliamo correre alcun rischio». Così l’allora ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman aveva commentato l’uccisione del giornalista palestinese Yaser Murtaja, nei giorni caldi della Marcia del Ritorno a Gaza. Era il 6 aprile 2018, centinaia di migliaia di palestinesi da giorni si erano ripresi le terre di confine tra la Striscia e il sud di Israele. Yaser Murtaja aveva la pettorina con su scritto Press e l’elmetto blu quando un cecchino israeliano lo ha colpito all’addome. L’esercito...