Economia
Standard and Poor’s: nel gioco del rating, Renzi non cresce: «Presto per valutare»
Capitalismo Un tifo scatenato per le «riforme», all’interno di un circolo mediatico-finanziario che si auto-alimenta, rendendo credibili e apparentemente «efficaci» le proposte di riforme a tutto campo inserite nello stesso mazzo da Renzi
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Capitalismo Un tifo scatenato per le «riforme», all’interno di un circolo mediatico-finanziario che si auto-alimenta, rendendo credibili e apparentemente «efficaci» le proposte di riforme a tutto campo inserite nello stesso mazzo da Renzi
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 giugno 2014
La strada di Renzi per soddisfare le attese delle agenzie di rating è lunga, dolorosa, piena di incertezze. Ieri Standard and Poor’s ha confermato i rating dell’Italia a BBB per il lungo termine e A-2 per il breve. Dunque l’outlook rimane negativo. Secondo la valutazione dell’agenzia «le prospettive di crescita economica resteranno deboli in termini reali e nominali». La prospettiva di una «modesta crescita» in Italia «riflette i tentativi da parte degli ultimi tre governi di riformare il mercato del lavoro e la produzione, che noi consideriamo meno flessibile rispetto a quelli dei partner commerciali più importanti d’Italia». Inoltre, «le...