Alias Domenica
Stanisław Lem, più inaffidabile l’uomo delle sue macchine
Scrittori polacchi Concepiti dallo sguardo immaginifico di Stanislaw Lem, editi in Polonia nel ’64 e mai tradotti prima, i testi di «Summa technologiae» si muovono tra scienza e pamphlet: da Luiss University Press
Magdalena Abakanowicz, «Crowd IV», 2018
Scrittori polacchi Concepiti dallo sguardo immaginifico di Stanislaw Lem, editi in Polonia nel ’64 e mai tradotti prima, i testi di «Summa technologiae» si muovono tra scienza e pamphlet: da Luiss University Press
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 10 marzo 2024
Quando nel 1964 Stanisław Lem dette alle stampe Summa technologiae era un affermato scrittore di fantascienza, avendo alle spalle già Eden, le Memorie di un viaggiatore spaziale e soprattutto l’enorme successo di Solaris. La sua scelta fu apparentemente incomprensibile: Lem abbandonava il redditizio sentiero della fiction per inoltrarsi nell’ignoto. Tale doveva apparire ai lettori un ambito in cui venivano istituiti paralleli tra l’evoluzione biologica e quella tecnologica, si parlava di omeostasi e di intelletronica, di metateoria dei prodigi e di metafisica sperimentale, di fantomologia e coltura delle informazioni, per concludere con un corrosivo pamphlet sugli errori della evoluzione naturale. In...