Cultura

Stefan Zweig, la forza elementare della vita

Stefan Zweig, la forza elementare della vitaStefan Zweig (Courtesy Atrium Press)

NARRATIVA Pubblicato da Passigli «Viaggio in Russia» dello scrittore viennese. Mosca nel 1928, a 10 anni dalla rivoluzione di ottobre, nel centenario di Lev Tolstoj

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 23 settembre 2016
Stefan Zweig non era un codardo e in quel capolavoro che è Il mondo di ieri – acquario di ricordi personali, palinsesto dei destini collettivi – si mostrò spigliato nel giudicare due elefanti russi: Stalin e Dostoevskij. Condannò il primo senza mezzi termini (inevitabile per un borghese come lui, imbevuto di liberalismo, di Schuster & Löffler e di circoli viennesi), mentre del secondo celebrò il genio, ma senza rintronarsi nel timore reverenziale. «Solo un libro che riesce a mantenere pagina dopo pagina lo stesso livello di tensione narrativa, trascinandomi col fiato sospeso fino all’ultima riga, riesce a darmi un totale...

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