Italia
Stefano Ardito: «Quell’area dell’Appennino non è un’Italia minore ma di grande fascino»
Ad Amatrice spaghetti e non solo Il giornalista di montagna Stefano Ardito: nell’alto Lazio due parchi nazionali, opere d'arte e un paesaggio unico tra alpinismo e cultura. «Quei paesi vanno ricostruiti dov’erano, come fu in Umbria. In queste zone di montagna ora va costruito un turismo adatto, "lento", ma complessivo»
La tendopoli di Arquata del Tronto (AP) – LaPresse
Ad Amatrice spaghetti e non solo Il giornalista di montagna Stefano Ardito: nell’alto Lazio due parchi nazionali, opere d'arte e un paesaggio unico tra alpinismo e cultura. «Quei paesi vanno ricostruiti dov’erano, come fu in Umbria. In queste zone di montagna ora va costruito un turismo adatto, "lento", ma complessivo»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 27 agosto 2016
Il terremoto ha colpito un’Italia minore? Per Stefano Ardito non è così. Documentarista, giornalista e scrittore, «nonché appassionato camminatore», Ardito ha lavorato sul recupero (effettuato dal Club Alpino Italiano) delle vecchie stradine, dei sentieri, delle scalinate e delle mulattiere che collegano le decine di frazioni di Amatrice e conosce tutti i tesori nascosti di un pezzo d’Italia solo apparentemente defilata. A differenza di quanto accadde ai tempi del terremoto in Abruzzo con le new town berlusconiane, l’intenzione del governo stavolta pare essere quella di intervenire mantenendo, laddove è possibile, la struttura e l’identità urbana dei paesi distrutti. Nessuna cementificazione alle...