Italia

Stefano Cucchi, «verbali modificati»: il depistaggio arriva in udienza

Stefano Cucchi, «verbali modificati»: il depistaggio arriva in udienzaIl processo Cucchi – Eidon

Processo bis Il comandante della caserma di Tor Sapienza e un carabiniere testimoniano le pressioni. Colombo Labriola: «Il colonnello Cavallo impose le modifiche. Il Nucleo investigativo ignorò la mail»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 7 dicembre 2018
Il processo bis per la morte di Stefano Cucchi entra in una nuova fase. Ieri davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma hanno deposto alcuni dei testimoni chiave del tentativo (riuscito per nove anni) di insabbiare il pestaggio del giovane geometra romano da parte dei carabinieri che lo arrestarono la sera del 15 ottobre 2009, e del depistaggio delle indagini (nel primo processo, infatti, ad essere accusati delle violenze furono gli agenti di polizia penitenziaria che custodirono Cucchi in tribunale prima dell’udienza di convalida del fermo). Testimoni – alcuni dei quali sono ora indagati – chiamati dal pm Giovanni...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi