Alias Domenica
Stenografare i ricordi in un groviglio di epoche e ambienti
Questa edizione dà conto finalmente della modernità «alla Sterne» di un metodo del raccontarsi Quando Mark Twain cominciò a «mettere su carta» la sua vita, attorno al 1870, si cominciò a misurare con un compito «impossibile». Ad irritarlo era soprattutto l’ordine cronologico richiesto dalla […]
/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/05/22/Harnett21
Questa edizione dà conto finalmente della modernità «alla Sterne» di un metodo del raccontarsi Quando Mark Twain cominciò a «mettere su carta» la sua vita, attorno al 1870, si cominciò a misurare con un compito «impossibile». Ad irritarlo era soprattutto l’ordine cronologico richiesto dalla […]
Pubblicato più di 10 anni fa
Quando Mark Twain cominciò a «mettere su carta» la sua vita, attorno al 1870, si cominciò a misurare con un compito «impossibile». Ad irritarlo era soprattutto l’ordine cronologico richiesto dalla narrazione autobiografica tradizionale, che imponendo allo scrittore di raccontare la propria storia dalla «culla» alla «tomba», senza «escursioni laterali», finiva per condurre a un resoconto troppo «letterario» e lontano dal vero. Solo nel 1904, dopo anni di tentativi fallimentari, Twain escogitò il «metodo giusto» per lasciarsi alle spalle gli artifici della letteratura. Si mise allora a dettare l’autobiografia a un’esperta stenografa per un paio d’ore al giorno, animato dal principio...