Alias Domenica
Stenografia di Degas, fino alla notte finale
Daniel Halévy, "Degas parla", a cura di Jean-Pierre Halévy, Adelphi Per vent’anni Edgar Degas si sedette al desco di Ludovic Halévy, genio dell’operetta: il figlio Daniel sin da ragazzo registrò la vita quotidiana e la cecità progressiva dell’artista, in un commovente (e rivelatore) Journal
Edgar Degas insieme alla domestica e cuoca Zoé Closier in un autoritratto fotografico del 1895. Nel corpo del testo, Edgar Degas: "Frise de danseuses", ca. 1895, Cleveland Museum of Art; "Giovani fanciulle spartane provocano dei ragazzi", 1960-'62, Londra, National Gallery
Daniel Halévy, "Degas parla", a cura di Jean-Pierre Halévy, Adelphi Per vent’anni Edgar Degas si sedette al desco di Ludovic Halévy, genio dell’operetta: il figlio Daniel sin da ragazzo registrò la vita quotidiana e la cecità progressiva dell’artista, in un commovente (e rivelatore) Journal
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 13 gennaio 2019
«Il suo isolamento e la sua lingua caustica gli procurarono la fama di “uomo cattivo”, che Ernest Rouart ed altri hanno sfatata. Ma non è dubbio che l’impegno posto da Degas nel nascondere ciò che vi potesse essere in lui di affettuoso e benevolo spiega il sorgere della leggenda» (Lionello Venturi). Oltre a Ernest Rouart, l’amico di Valéry, colui che gli offrì motivi e ricordi per il saggio Degas Danza Disegno, un’altra persona, di Rouart coetanea, che come lui aveva bevuto le parole di Degas sin da ragazzino, ha contribuito a sfatare la leggenda, a rivelare dietro la presunta cattiveria...