Europa

Francia, stato d’emergenza nell’aula vuota

Francia, stato d’emergenza nell’aula vuotaMisure di sicurezza anti-terrorismo a Rennes, Francia – LaPresse

Costituzione Valls presenta all'Assemblea la riforma di fronte a un'Assemblea mezza vuota. Il governo vuole la costituzionalizzazione dello stato d'emergenza e della privazione della nazionalità per i terroristi. Ma il percorso potrebbe arenarsi prima della fine, tra polemiche a sinistra e divisioni a destra. Duflot evoca Vichy. Parla lo storico Benjamin Stora: non ci sono più strumenti di integrazione. Intervista allo storico Benjamin Stora: «Si saldano una storia nazionale antica, un’angoscia verso i migranti che dura dal XIX secolo e l’angoscia nuova di un paese che sa di non essere più una grande potenza»

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 6 febbraio 2016
La revisione costituzionale è arrivata all’Assemblea nazionale, il voto dei deputati – dall’esito incerto – è previsto per mercoledì 10. Manuel Valls ha presentato ieri mattina i termini della riforma della Costituzione proposta dal governo, in due articoli: lo stato d’emergenza sarà inserito nella Carta e i responsabili di «crimini o reati contro la vita della nazione» potranno venire privati della nazionalità, su decisione del giudice. Paradossalmente, il primo ministro ha parlato di fronte a un’Assemblea quasi vuota – non più di 150 deputati su 577 – malgrado le polemiche delle ultime sei settimane, le dimissioni della ministra della Giustizia...

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