Politica
Storari si difende e chiama in causa Davigo
Giustizia Interrogato a Roma il pm milanese accusato di aver violato il segreto sui verbali di Amara, consegnandoli all'ex consigliere del Csm: lo autorizzò lui, si qualificò come la persona adatta. L'indagine verso il trasloco a Brescia
Il pm milanese Paolo Storari ieri all'uscita della procura generale di Roma – LaPresse
Giustizia Interrogato a Roma il pm milanese accusato di aver violato il segreto sui verbali di Amara, consegnandoli all'ex consigliere del Csm: lo autorizzò lui, si qualificò come la persona adatta. L'indagine verso il trasloco a Brescia
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 maggio 2021
«Tecnicamente il dottor Davigo era persona autorizzata a ricevere quegli atti, tale si era qualificato». È la frase chiave della difesa di Paolo Storari, il sostituto procuratore di Milano accusato di aver violato il segreto degli interrogatori dell’avvocato Amara, consegnando i verbali in cui si raccontava della presunta loggia “Ungheria” a Piercamillo Davigo, all’epoca della consegna (marzo-aprile 2020) ancora consigliere in carica del Csm. Davigo, dunque, avrebbe potuto rifiutare la consegna di quegli atti, dove tra le altre cose si accusava il suo compagno di corrente e collega al Csm Ardita, con il quale immediatamente interruppe una sperimentata amicizia. E...