Internazionale
Storia di Erlin, l’attivista perseguitato in Honduras che la Svezia non vuole
Appeso a un filo Sarà la Corte di Strasburgo a decidere la sorte del 25enne leader degli "indignati" diversamente abili e della sua famiglia
Erlin Mejía
Appeso a un filo Sarà la Corte di Strasburgo a decidere la sorte del 25enne leader degli "indignati" diversamente abili e della sua famiglia
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 19 dicembre 2020
È appeso a un filo il destino di Erlin Mejia Andino, attivista politico honduregno e difensore dei diritti umani di cui la Svezia ha respinto per tre volte la richiesta di asilo: sarà la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo a decidere se potrà restare in Svezia o dovrà far ritorno in Honduras, dove lui e la sua famiglia correrebbero gravissimi pericoli. DI RAGIONI PER OTTENERE L’ASILO politico il 25enne Erlin Mejía, costretto su una sedia a rotelle, ne avrebbe in abbondanza. Oppositore del regime di Juan Orlando Hernández, al suo secondo e contestatissimo mandato dopo la gigantesca frode...