Rubriche

Storie di editoria al bando e resistente

Storie di editoria al bando e resistente/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/05/29/30cultura2 Su Blackwell libri g

Express Quando puntare sulla diversità paga in termini culturali e anche di mercato

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 febbraio 2022
Due storie di editoria che si leggono volentieri (quando succede, è meglio non lasciarsi sfuggire l’occasione). La prima ha al centro una piccola casa editrice di Montréal, Mémoire d’encrier, che ha puntato sulla diversità quando ancora non era una parola d’ordine mediatica, riuscendo a imporsi come uno degli spazi editoriali più interessanti del Québec e in genere del mondo di lingua francese. Ne scrive sulla rivista canadese «The Walrus» Amanda Perry, spiegando che «il successo di Mémoire d’encrier è tanto più evidente nel contesto della presunta omogeneità culturale del Québec e della pervasiva whiteness dell’industria editoriale». Fondata nel 2003, la...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi