Visioni
Storie e discorsi dalla generazione invisibile
A teatro È tornato dopo undici anni di assenza Opera Prima, il festival che alla sua nascita, nel 1994, si era subito distinto come luogo di accoglienza delle sperimentazioni
Una scena da «Bugie bianche» di Alessandro Berti
A teatro È tornato dopo undici anni di assenza Opera Prima, il festival che alla sua nascita, nel 1994, si era subito distinto come luogo di accoglienza delle sperimentazioni
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 29 settembre 2018
Mariateresa SurianelloROVIGO
È tornato dopo undici anni di assenza Opera Prima, il festival che alla sua nascita, nel 1994, si era subito distinto come luogo di accoglienza delle sperimentazioni meno visibili della scena italiana. Organizzato da un nuovo omonimo organismo associativo, Opera Prima riprende le fila di quel discorso interrotto nel 2007, ma andando ad articolarsi su un dialogo tra «Generazioni» (è il titolo di questa XIV edizione), sollecitato dal coordinatore artistico, Massimo Munaro, regista del Teatro del Lemming, attraverso l’invito a proporre un giovane gruppo, rivolto ad artisti già noti. Ne è uscita una sorta di direzione collegiale, il cui sguardo...