Visioni
Stoya: mi occupo di politica ma mi sento un gatto randagio
Cinema Ospite al festival triestino la porno-star protagonista in «Ederlezi Rising», il suo primo ruolo non hard: «Nell’America di Trump, il prossimo bersaglio dopo musulmani o transgender potremmo essere noi sex workers»
Stoya in due scene di «Ederlezi Rising» – foto di Aleksandar Letik
Cinema Ospite al festival triestino la porno-star protagonista in «Ederlezi Rising», il suo primo ruolo non hard: «Nell’America di Trump, il prossimo bersaglio dopo musulmani o transgender potremmo essere noi sex workers»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 4 novembre 2018
Beatrice FiorentinoTRIESTE
Si presenta con il suo pallore lunare e opalino, Stoya, ospite della diciottesima edizione del triestino Science + Fiction Festival, porno-star del North Carolina con origini serbe, molto lontana dai cliché. Testa fina, penna agguerrita ma gentile prestata ad alcune fra le testate internazionali più quotate («The New York Times», «The Guardian», «Vice» e molte altre). Arguta, disinvolta, filiforme, senza mai un’ombra di trucco addosso, è intervenuta a Trieste in duplice veste: per presentare il volume che porta la sua firma Philosophy, Pussycats & Porn e per accompagnare l’anteprima italiana di Ederlezi Rising, esordio alla regia del serbo Lazar Bodroža,...