Internazionale
Strage a Kismayo in Somalia alla vigilia di un voto cruciale
Tra i 26 morti, anche la videoblogger somalo-canadese Hodan Naleya. Gli Shabab rivendicano ma sotto questa sigla si nascondono anche vecchi Signori della guerra e potenze straniere. Ad agosto le elezioni nello Stato del Jubaland e al momento dell'attentato nell'albergo era in corso una riunione per le candidature
Le macerie dell'hotel Asasey nella mdeina della città somala di Kismayo
Tra i 26 morti, anche la videoblogger somalo-canadese Hodan Naleya. Gli Shabab rivendicano ma sotto questa sigla si nascondono anche vecchi Signori della guerra e potenze straniere. Ad agosto le elezioni nello Stato del Jubaland e al momento dell'attentato nell'albergo era in corso una riunione per le candidature
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 luglio 2019
Aveva un sorriso travolgente che sottolineava con un tocco leggero di lucidalabbra, Hodan Naleyah, la personalità più in vista tra le 26 vittime del tremendo attentato che ha semi distrutto l’hotel Asasey nel cuore della città portuale di Kismayo nel sud della Somalia. HODAN era una giovane giornalista, 43 anni e due figli piccoli, ed era tornata da pochi anni in Somalia dal Canada dove era cresciuta dall’età di sei anni per portare il suo «giornalismo del sorriso» – così lo definiva – attraverso il suo video-blog su Integration tv. Non una semplice emittente televisiva delle tante che trasmettono in...