Italia

Strage di Palermo, troppo facile commemorare

Strage di Palermo, troppo facile commemorareGli effetti dell’autobomba esplosa in Via D’Amelio a Palermo alle 16.58 del 19 luglio 1992

19 luglio L'attentato di stampo mafioso nel 1992 in cui persero la vita Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 luglio 2020
Troppo facile, avrebbe pensato Paolo Borsellino – e con lui la sorella Rita, che tanto ha dato a Libera. Troppo facile, pensano anche i cari familiari di Paolo. Troppo facile, avrebbero pensato Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.  E con loro tutte le vittime innocenti delle mafie. Troppo facile una memoria solo commemorativa, una memoria che non è memoria viva, generativa di verità e giustizia. Sì, perché il nostro è un Paese che nega il diritto alla verità. Un Paese con una memoria dimezzata o d’occasione. Una memoria che non fa luce su tante pagine...

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