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Strasburgo, fine corsa per le patrie galere?

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Fuoriluogo Dopo la sentenza Torreggiani sul sovraffollamento, l'Europa potrebbe concedere più tempo all'Italia per rendere meno "disumane" le sue carceri. Ma il rispetto della Costituzione è ancora lontano

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 28 maggio 2014
Scade oggi l’anno concesso all’Italia per trasformare il carcere in luogo di legalità. Il cronometro era scattato dopo la condanna a Strasburgo per violazione del divieto di tortura, causata da un sovraffollamento carcerario «strutturale e sistemico», denunciato da una marea di ricorsi. Nei prossimi giorni conosceremo il verdetto su quanto fatto e non fatto dalle autorità italiane. Previsioni? Tracciamo il perimetro giuridico del problema. La condanna nasceva dalla carenza di spazio in cella (sotto i 3 mq a detenuto). Un «malfunzionamento cronico proprio del sistema penitenziario italiano», che impone «senza indugio» rimedi effettivi sia preventivi che compensativi. Tutto il resto...

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