Visioni

Straub e l’acqua come metafora dell’uomo

Straub e l’acqua come metafora dell’uomo

Cinema Nel documentario «L’Aqaurium et la Nation», concorso internazionale di Filmmaker, il regista scava nell’ordine malato del cosmo cercando le cause sociali dell’imbarbarimento

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 3 dicembre 2015
C’è una sottile differenza tra l’esistere ed il resistere, sottile ma estremamente marcata. Pochi uomini, ancora meno autori, riescono a camminare su quella soglia. Jean-Marie Straub è ancora un partigiano, non è mai stato un indifferente e proprio ora sa che la posta in gioco è altissima. I «confini» socio-politico-culturali dell’Europa e del mondo occidentale, sono sempre più in crisi e l’esigenza stessa dell’indagarli pone l’occhio ed il cuore in uno stato di trincea permanente. L’Aqaurium et la Nation, presentanto alla Viennale e in prima italiana al Filmmaker di Milano, inserito nel concorso internazionale, è uno di quegli atti definitivi...

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