Visioni
Straub, l’utopia comunista è un soffio di vento
Festival Kommunisten, il nuovo film di Jean-Marie Straub, è una lezione di Storia attraverso il Novecento, tra Malraux e i frammenti die suoi film precedenti
Una scena da Kommunisten
Festival Kommunisten, il nuovo film di Jean-Marie Straub, è una lezione di Storia attraverso il Novecento, tra Malraux e i frammenti die suoi film precedenti
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 agosto 2014
Rinaldo CensiLOCARNO
«Non parla portoghese, ma solo capoverdiano.È una lontana parente di Ventura». Attendiamo l’inizio di Kommunisten, nuovo lavoro di Jean-Marie Straub, qui a Locarno in una copia lavoro, chiacchierando con Pedro Costa. Vitalina Varela è un magnetica donna capoverdiana. È la prima volta che compare in un suo film. Il prossimo lavoro ruoterà probabilmente su di lei. Le figure che compongono questa infinita saga capoverdiana, la sua personale Yoknapatawpha, sembrano destinate ad aumentare di numero. Ma le luci si spengono, la chiacchierata si interrompe e noi facciamo un passo indietro. Un’ora e mezza prima. Il tempo di vedere altri due nuovi...