Cultura

Stravaganze d’architetto

Stravaganze d’architettoIllustrazione di Grant Snider

Saggi Nel suo ultimo libro «Etica dell'intenzione», Giovanni Durbiano analizza la crisi di relazione fra forme e contenuti, cercando possibili vie di uscita dall'eccessiva estetizzazione e autoreferenzialità dell'architettura

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 16 settembre 2014
In molti si sono interessati all’intreccio tra architettura e ideologia e, di conseguenza, ai linguaggi spesi per rappresentare autorità e poteri. Negli ultimi tempi, il dibattito si è concentrato sugli aspetti etici del mestiere dell’architetto e sul suo ruolo dipendente ad assecondare le richieste del capitale finanziario attraverso edifici originali per spettacolarità e stravaganza. Sul tema è intervenuto di recente anche Salvatore Settis (Sole24Ore, 7 settembre) riconoscendo a Rem Koolhaas, direttore dell’ultima Biennale, un contributo importante per difendere l’architettura dalle deviazioni neoliberiste, ricomponendo l’ormai sfilacciato filo che dal Movimento Moderno la tiene unita alla democrazia, ai diritti e alla società....

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