Internazionale
Stretta sulle donne, un’altra. Ma le grandi ong dicono basta
Afghanistan Save the Children e altre sigle questa volta reagiscono: «Chiudiamo le sedi, stop agli aiuti». Fare pressioni o assistere in ogni caso? Il dilemma morale del solo welfare del paese
Studenti afghane fuori dall’università di Kabul – Ebrahim Noroozi/Ap
Afghanistan Save the Children e altre sigle questa volta reagiscono: «Chiudiamo le sedi, stop agli aiuti». Fare pressioni o assistere in ogni caso? Il dilemma morale del solo welfare del paese
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 27 dicembre 2022
Divieto per le donne di lavorare nelle organizzazioni non governative afghane e internazionali. Con una circolare firmata dal ministro a interim dell’Economia Din Mohammad Hanif, il 24 dicembre l’Emirato dei Talebani ha adottato un’altra politica che rafforza l’apartheid di genere. Fa parte di una torsione autarchica già in corso e arriva a soli 4 giorni dalla sospensione per le studentesse dell’accesso alle università. L’ANNUNCIO del ministro non riguarda, per ora, le lavoratrici delle Agenzie delle Nazioni Unite. Riguarda però tutte le Ong attive nel Paese, che costituiscono una sorta di ossatura fondamentale, alternativa alla macchina statuale dei servizi di base,...