Visioni

«Stringimi forte», «on the road» nello spazio infinito dell’immaginazione

«Stringimi forte», «on the road» nello spazio infinito dell’immaginazioneVicky Krieps in una scena di «Stringimi forte» («Serre-moi fort»)

Cinema In sala il nuovo film di Mathieu Amalric, tra i titoli imperdibili dell'anno, protagonista Vicky Krieps

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 5 febbraio 2022
Il lavoro sulle immagini, la scelta accurata delle angolazioni, delle prospettive; la prospettiva obliqua, sincopata attraverso cui si guarda alla storia, come salendo, scendendo o interrompendo all’improvviso scale di pianoforte; la messa in scena delle condizioni di luce, di fragili, cadenti abbagli invernali, che sono sempre condizioni di cinema, la carne tremula del cinema: ecco, Serre moi fort (titolo italiano Stringimi forte) di Mathieu Amalric, tra i film più belli visti di recente, è questa rapsodia di luce, l’impressionarsi sempre miracoloso di una luce livida e ancora vivida sulla «pellicola», e la ricostruzione delle ragioni stesse del filmare, cioè dell’immaginare....

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