Studenti in rivolta: «Non siamo numeri, nessuno va sfruttato»
Fuori classe In centomila hanno manifestato in 15 città contro l’alternanza tra la scuola e il lavoro e le nuove regole dell’esame di stato. «Apprendiamo con sconforto e rabbia che il ministero dell’istruzione non ci ascolta». Da Napoli: "'interesse delle istituzioni è quello di trattarci come numeri, futuri lavoratori da sfruttare e classificare in base alle nostre prestazioni". Da Milano: "Vogliamo formazione e non competere a chi ha il voto più alto o essere sfruttati lavorando gratis per aumentare il profitto di aziende private"
Fuori classe In centomila hanno manifestato in 15 città contro l’alternanza tra la scuola e il lavoro e le nuove regole dell’esame di stato. «Apprendiamo con sconforto e rabbia che il ministero dell’istruzione non ci ascolta». Da Napoli: "'interesse delle istituzioni è quello di trattarci come numeri, futuri lavoratori da sfruttare e classificare in base alle nostre prestazioni". Da Milano: "Vogliamo formazione e non competere a chi ha il voto più alto o essere sfruttati lavorando gratis per aumentare il profitto di aziende private"