Alias Domenica
Stupidini, fra Pascoli e il Doganiere
A Lucca, Fondazione Ragghianti, "L’artista bambino. Infanzia e primitivismo nell’arte italiana del primo ’900" Intorno al gruppo di Barga — Carlini, Magri, Viani, Balduini — viene ricostruita la storia di un certo sentire, di stampo positivistico, naïf e insieme «alto»
Alberto Magri, "Il bucato", 1913, collezione privata
A Lucca, Fondazione Ragghianti, "L’artista bambino. Infanzia e primitivismo nell’arte italiana del primo ’900" Intorno al gruppo di Barga — Carlini, Magri, Viani, Balduini — viene ricostruita la storia di un certo sentire, di stampo positivistico, naïf e insieme «alto»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 maggio 2019
Giorgio VillaniLUCCA
Renato Birolli, “Tassì rosso”, 1932, Milano, collezione Giuseppe Iannaccone Parve a un certo punto della nostra civiltà che il destino più auspicabile per gli uomini fosse, inversamente a quello biologico, di nascere catafratti come Minerva e di morire poco più che semi. E sebbene questo sentimento sia affiorato pressoché in tutte le epoche, fu solo a partire dal XVIII secolo che da motivo sporadico si fece costante culturale. L’Emilio diffuse l’idea che una società troppo civilizzata dovesse ritornare alle fonti primitive della vita, al pari di quella particolare specie di medusa, la Turritopsis dohrnii, che una volta attinta la...