Cultura

Su Atene le incognite del presente pesano come i fantasmi del passato

Su Atene le incognite del presente pesano come i fantasmi del passatoLo scrittore greco Petros Markaris

Noir greco Torna Petros Markaris, «La congiura dei suicidi» (La nave di Teseo), debutta Sophia Mavroudis, «Stavros» (e/o), riemerge l’inedito di Ghiannis Marìs, «Il tredicesimo passeggero» (Crocetti). Le traittorie del poliziesco ellenico tra inchiesta sociale, la crisi del 2008, l'emergere dell'estrema destra ma anche il Covid 19 e le sue conseguenze sulla popolazione e il ritorno dell'ombra della dittatura dei colonnelli che dominò il Paese fino al 1974

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 26 agosto 2022
Kostas Charitos è abituato a non fare sconti a nessuno. Solo i suoi affetti più prossimi sfuggono, e non sempre, allo sguardo severo del commissario della polizia di Atene. ALLO STESSO MODO, attraverso le sue indagini Petros Markaris, tra gli scrittori greci più noti e tradotti a livello internazionale e a lungo collaboratore del regista Theo Angelopoulos, ha raccontato le contraddizioni della Grecia degli ultimi venticinque anni: i fantasmi della stagione dei Colonnelli, la minaccia di un ritorno delle destre, le delusioni della sinistra, l’avvento delle politiche neoliberali, la crisi del 2008, l’incertezza ma anche il menefreghismo di una parte...

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