Politica
Su Berlusconi e sulla legge Severino Strasburgo decide di non decidere
Dopo cinque anni Era stato proprio il Cavaliere, ottenuta nella scorsa primavera la riabilitazione, a chiedere alla Corte dei diritti umani di non pronunciarsi sul suo caso per non rischiare una sentenza negativa e in ogni caso inutile. Ma i giudici se lo avessero voluto avrebbero potuto andare avanti comunque
Silvio Berlusconi – Lapresse
Dopo cinque anni Era stato proprio il Cavaliere, ottenuta nella scorsa primavera la riabilitazione, a chiedere alla Corte dei diritti umani di non pronunciarsi sul suo caso per non rischiare una sentenza negativa e in ogni caso inutile. Ma i giudici se lo avessero voluto avrebbero potuto andare avanti comunque
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 28 novembre 2018
Nulla di fatto, dai giudici della Corte di diritti umani non arriverà nessuna decisione su Silvio Berlusconi. Come aveva, alla fine, chiesto lo stesso Cavaliere, al termine di una lunga attesa. Era stato proprio Berlusconi, oltre cinque anni fa, a ricorrere alla Corte di Strasburgo contro la decadenza da senatore, votata dal parlamento italiano in applicazione della legge cosiddetta Severino. Secondo il Cavaliere si trattava di un’applicazione retroattiva di una sanzione penale, vietata tanto dalla Costituzione italiana quanto dalla Convenzione (articolo 7) sul cui rispetto vigila la Corte di Strasburgo. Il 27 novembre 2013, esattamente cinque anni fa ieri, Berlusconi...