Internazionale
Su Raqqa marciano i marines, stivali al posto dei diplomatici
Siria Estromessi dal negoziato, gli Usa puntano alla "capitale" dell’Isis sfruttando i kurdi. Turchia, Russia e Stati uniti ormai «a distanza di una granata l’uno dall’altro»
Soldati statunitensi nel villaggio di al-Kherbeh, nel nord della Siria – Reuters
Siria Estromessi dal negoziato, gli Usa puntano alla "capitale" dell’Isis sfruttando i kurdi. Turchia, Russia e Stati uniti ormai «a distanza di una granata l’uno dall’altro»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 10 marzo 2017
Raqqa è circondata su tre lati. Lungo il quarto, a sud, scorre l’Eufrate. A chiudere il cerchio sulla “capitale” dello Stato Islamico sono state nelle ultime settimane le Forze Democratiche Siriane, federazione kurda, assira, turkmena, circassa e araba che si muove con regolarità verso il bastione islamista, verso la prima città occupata dall’Isis nel gennaio 2014, cinque mesi prima la presa di Mosul. Con le opposizioni siriane fuggite con l’arrivo del “califfato”, le uniche forze a tentare la controffensiva sono quelle kurde di Rojava a cui si sono uniti gruppi di etnie diverse. Le stesse forze che, celebrando con la...