Internazionale
Suad Amiry: «Israele ha paura, non può vincere sulla non violenza»
Gaza Intervista alla scrittrice palestinese: «Li stiamo mettendo in difficoltà: le proteste di famiglie, donne, ragazzi sono resistenza popolare. Settant'anni dopo non dobbiamo restare dei numeri: quando scrivo della perdita della mia scuola, del mio quartiere, del mio tinello, racconto cosa vuol dire Nakba per ognuno di noi»
Suad Amiry
Gaza Intervista alla scrittrice palestinese: «Li stiamo mettendo in difficoltà: le proteste di famiglie, donne, ragazzi sono resistenza popolare. Settant'anni dopo non dobbiamo restare dei numeri: quando scrivo della perdita della mia scuola, del mio quartiere, del mio tinello, racconto cosa vuol dire Nakba per ognuno di noi»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 16 maggio 2018
«Se domani Milano, Roma, Napoli venissero messe sotto assedio, come reagireste?». Così Suad Amiry risponde a chi in questi giorni (governi e stampa occidentale) pare incapace di descrivere per quel che è la Grande Marcia del Ritorno di Gaza. Architetto, tra le più note scrittrici palestinesi, era ieri a Firenze per un incontro organizzato dall’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese. Oggi i palestinesi, nella diaspora e nella Palestina storica, commemorano la Nakba mentre a Gaza è in corso una strage. La Nakba continua, ma continua anche la lotta palestinese per il ritorno. Israele va ripetendo bugie: il responsabile delle violenze è Hamas....