Cultura

Successo, una profezia che si autoavvera

Successo, una profezia che si autoavveraDamien Hirst, «Spot painting»

Scaffale «La formula» di Albert-László Barabási, per Einaudi. Un fluido racconto dei progetti di ricerca sugli algoritmi predittivi

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 luglio 2019
Una università diventata in una manciata di anni un centro di eccellenza in un campo disciplinare che attira attenzione e conseguenti finanziamenti da parte di Pentagono, ministero della salute, nonché delle imprese che contano nel gotha dell’informatica statunitense. Docenti e ricercatori provenienti da tutto il mondo, con buona pace di chi, negli Usa, spaccia la droga mortale della retorica nazionalista e populista («prima gli americani»). INFINE, UN FISICO, Albert-László Barabási, che si è applicato con efficacia a dare una veste organica a un settore certo emergente, ma molto multidisciplinare, fattore che nelle università statunitensi talvolta è visto come un handicap....

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