Internazionale
Sudan, contro i militari «disobbedienza civile e sciopero generale a oltranza»
Dopo il massacro del 3 giugno La risposta alla mano dura adottata dal Consiglio militare di transizione. Nel tentativo di non esporre i manifestanti al rischio di nuove mattanze
I militari su quel che resta delle barricate erette dai manifestanti nelle strade di Khartoum – Afp
Dopo il massacro del 3 giugno La risposta alla mano dura adottata dal Consiglio militare di transizione. Nel tentativo di non esporre i manifestanti al rischio di nuove mattanze
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 giugno 2019
Scarcerati e subito deportati in Sud Sudan i tre esponenti del Movimento di liberazione popolare del Nord-Sudan «Agar» (Splm-N Agar) arrestati nei giorni scorsi dalle autorità di Khartoum. Il numero 2 Yasir Arman, il segretario Ismail Jalab e il portavoce Mubarak Ardol erano appena rientrati dall’esilio per finalizzare gli accordi relativi al conflitto nel Sud Kordofan e nel Blue Nile. E sono parte integrante dell’ampia coalizione delle Forze per la libertà e il cambiamento (Fcc) che si oppone alla prospettiva di un governo militare di transizione in Sudan. Ancor più dopo il massacro di manifestanti inermi compiuto lunedì scorso dalle...