Internazionale
Sudan, militari nell’angolo. L’opposizione presenta il suo premier
Dopo il massacro del 3 giugno Terzo giorno di sciopero generale e «disobbedienza civile totale». La repressione feroce dei Janjaweed torna a colpire in Darfur
Una strada di Khartoum, ieri – Afp
Dopo il massacro del 3 giugno Terzo giorno di sciopero generale e «disobbedienza civile totale». La repressione feroce dei Janjaweed torna a colpire in Darfur
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 giugno 2019
Come se niente fosse. O quasi. Dopo che il massacro di manifestanti inermi dello scorso 3 giugno ha bruscamente interrotto i negoziati tra la giunta militare salita al potere due mesi fa e il composito fronte di forze sociali e politiche che insiste per un governo di transizione civile e democratico, il terzo giorno di sciopero generale e di «disobbedienza civile totale» in Sudan è andato in scena senza esitazioni: strade deserte, negozi chiusi, uffici vuoti, l’adesione è stata anche ieri massiccia malgrado il ripetersi di intimidazioni e arresti – ad esempio nel caso dei lavoratori dell’aeroporto internazionale di Khartoum....