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Sudan, salta il tavolo e i generali rilanciano: dal massacro al voto

Sudan, salta il tavolo e i generali rilanciano: dal massacro al votoKhartoum, dove fino a domenica c’era il sit-in di protesta contro la giunta militare – Afp

La mossa "politica" della giunta «Accordi stracciati ed elezioni entro nove mesi». Almeno 35 i manifestanti uccisi in piazza lunedì. La risposta: «Disobbedienza civile totale»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 giugno 2019
Accordi stracciati ed elezioni entro sei-nove mesi. Il giorno dopo il massacro dei manifestanti in Sudan, il generale Abdel Fattah al Burhan, capo del Consiglio militare di transizione (Tmc), aggiunge una spericolata mossa politica che sembra destinata ad aumentare tensione e confusione. Anche perché viene accompagnata da accuse simili a quelle che la controparte, l’ampia coalizione di associazioni e partiti politici denominata Forze per la libertà e il cambiamento (Fcc), è solita rivolgere ai militari: continuità con il vecchio regime, spirito contro-rivoluzionario, metodi anti democratici e addirittura disprezzo per i diritti umani. Sono dichiarazioni che fanno a pugni con il...

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