Italia
Suicidio assistito in Svizzera, l’addio di Mib senza la famiglia
Diritti civili Al 44enne, gravemente affetto da sclerosi multipla, non si è potuta applicare la sentenza Cappato - Dj Fabo. Filomena Gallo: «La politica fa finta che queste richieste non esistano. La Corte costituzionale fin dal 2018 ha rilevato che nel nostro ordinamento c’è un vulnus»
Manifestazione – LaPresse
Diritti civili Al 44enne, gravemente affetto da sclerosi multipla, non si è potuta applicare la sentenza Cappato - Dj Fabo. Filomena Gallo: «La politica fa finta che queste richieste non esistano. La Corte costituzionale fin dal 2018 ha rilevato che nel nostro ordinamento c’è un vulnus»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 9 dicembre 2022
Massimiliano, detto Mib, è morto ieri in una clinica svizzera con il suicidio assistito. Il 44enne toscano da sei anni era malato di sclerosi multipla, la malattia era progredita al punto da non essere più autonomo. Lunedì aveva lanciato un appello per «essere aiutato a morire a casa», in Italia, vicino alla famiglia. «Mi sento intrappolato in un corpo che non funziona più» aveva spiegato. A raccontarne il percorso è stata l’associazione Luca Coscioni, a cui l’uomo si era rivolto: «È stato accompagnato in clinica da Felicetta Maltese, attivista della campagna Eutanasia Legale, e da Chiara Lalli, giornalista e bioeticista»....