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Suicidio Hassan, la Procura generale avoca il caso Mammagialla dai pm di Viterbo

Suicidio Hassan, la Procura generale avoca il caso Mammagialla dai pm di ViterboIl carcere Mammagialla di Viterbo

Carcere Revocata la richiesta di archiviazione. Il Garante dei detenuti del Lazio, Anastasia: «Una decisione che è il segno della volontà di non lasciare dubbi, e dunque è benvenuta»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 15 dicembre 2021
Sharaf Hassan aveva 21 anni, un passato di tossicodipendenza e pesava 50 kg quando si impiccò, il 23 luglio 2018, nella cella del carcere per adulti di Viterbo «Mammagialla», dove era recluso in isolamento «dopo avere ricevuto alcuni schiaffi dal personale di polizia penitenziaria», come ricostruisce la Procura generale presso la corte d’Appello di Roma. Morì otto giorni dopo in ospedale. Quell’anno, nel 2018, non fu l’unico a suicidarsi in carcere: Ristretti orizzonti ne ha contati 67. Quest’anno un po’ di meno: 52. Ma il caso di Sharaf Hassan – che quando si è ucciso aveva un residuo di pena...

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