Alias Domenica
Suida, connoisseurship a Orselina
Folgorazioni: Wilhelm Suida / Bramantino, «Fuga in Egitto», Orselina, Madonna del Sasso Intorno alla figura del «sensitivo e austero» Bramantino, Wilhelm Suida affinò lungo mezzo secolo il suo metodo di indagine, «tedesco» e insieme poetico. La «Fuga in Egitto» ticinese fu oggetto per lui di uno speciale incantamento
Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, «Fuga in Egitto», 1510-1515 ca, Orselina, Madonna del Sasso
Folgorazioni: Wilhelm Suida / Bramantino, «Fuga in Egitto», Orselina, Madonna del Sasso Intorno alla figura del «sensitivo e austero» Bramantino, Wilhelm Suida affinò lungo mezzo secolo il suo metodo di indagine, «tedesco» e insieme poetico. La «Fuga in Egitto» ticinese fu oggetto per lui di uno speciale incantamento
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 30 agosto 2020
La conoscenza dell’arte lombarda ha sofferto – detta con Longhi – di un’«ostinata assenza di una critica responsabile». Poco studiata, poco nota ma ricca di opere sul territorio (e sul mercato), l’arte lombarda diventa tra Otto e Novecento il banco di prova per l’esercizio del conoscitore. Wilhem Suida ne fu attratto quasi subito. Era nato nel 1877 a Neunkirchen, nella bassa Austria, poco distante dalla capitale. Dopo gli studi liceali frequentò giurisprudenza a Lipsia per poi avvicinarsi alla storia dell’arte trasferendosi all’università di Heidenberg, dove insegnava Henry Thode. Fu durante le lezioni dello «zio» Thode che il giovane Suida sentì...