Internazionale
Sul caso Netanyahu l’ombra dello scontro tra il premier e Yair Lapid
Israele Respinge le accuse di corruzione il primo ministro israeliano, di cui la polizia ha chiesto l'incriminazione. Un testimone chiave nell'inchiesta è l'ex ministro delle finanze Yair Lapid, un accanito rivale di Netanyahu. Deciderà il procuratore Mandeblit chiamato ad approvare formalmente l'incriminazione.
Israele Respinge le accuse di corruzione il primo ministro israeliano, di cui la polizia ha chiesto l'incriminazione. Un testimone chiave nell'inchiesta è l'ex ministro delle finanze Yair Lapid, un accanito rivale di Netanyahu. Deciderà il procuratore Mandeblit chiamato ad approvare formalmente l'incriminazione.
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 15 febbraio 2018
Sigari e champagne, parafrasando un vecchio detto, rischiano di ridurre in cenere Benyamin Netanyahu. Ma il premier israeliano, di cui martedì sera la polizia ha chiesto alla magistratura l’incriminazione per corruzione, non cede e respinge al mittente l’appello alle dimissioni immediate lanciato ieri dal leader laburista Avi Gabbai e da altri esponenti dell’opposizione. Netanyahu assicura che il suo governo è «stabile» che nessuno dei leader di cinque partiti che compongono la maggioranza – la più a destra della storia di Israele – progetta di andare ad elezioni anticipate. Ha quindi descritto come «faziose, estreme, che non stanno in piedi» le...