Europa
«Sul confine greco-turco cresce il pericolo nazionalista»
Intervista Tassos Kostopoulos è studioso del nazionalismo greco, soprattutto rispetto alla questione macedone, scrive per il quotidiano greco Efimerida ton syntakton e collabora con il sito xyz contagion. «La retorica nazionalista e militarista attivata contro l'arrivo dei profughi rompe con la recente storia greca ed è estremamente pericolosa», dice al manifesto.
Uomo sventola bandiera greca davanti a un convoglio militare. Frontiera greco-turca di Kastanies, 01/03/2020 (foto di Giannis Papanikos) – Associated Press
Intervista Tassos Kostopoulos è studioso del nazionalismo greco, soprattutto rispetto alla questione macedone, scrive per il quotidiano greco Efimerida ton syntakton e collabora con il sito xyz contagion. «La retorica nazionalista e militarista attivata contro l'arrivo dei profughi rompe con la recente storia greca ed è estremamente pericolosa», dice al manifesto.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 marzo 2020
Il termine «invasione» è spesso usato per riferirsi ai flussi migratori diretti in Europa e serve a legittimare le politiche di respingimento. Sulla frontiera greco-turca ha una sua specificità? Negli ultimi anni in Grecia le analisi che presentano i migranti come una forza d’invasione e leggono i flussi sotto la lente della «sostituzione etnica» non sono state promosse solo dall’estrema destra, ma anche dalla destra di governo. Ciò è avvenuto attraverso quotidiani e case editrici, periodici che trattano di difesa, esercito e tutto ciò che riguarda l’ambito militare. La scorsa settimana parlavo con persone che vivono vicino al confine, soprattutto...