Alias Domenica
Sul ring metafisico tra Quinzio e Ceronetti
Adelphi Le lettere dialettiche tra due intellettuali agli antipodi. Sergio Quinzio ha in testa solo la Bibbia e scrive per disperazione; Guido Ceronetti è un pessimista metafisico che si consola scrivendo: contesa!
Lucio Fontana, La fine di Dio, 1963
Adelphi Le lettere dialettiche tra due intellettuali agli antipodi. Sergio Quinzio ha in testa solo la Bibbia e scrive per disperazione; Guido Ceronetti è un pessimista metafisico che si consola scrivendo: contesa!
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 29 giugno 2014
«Un pensionato che si occupa di cose religiose vuole conoscerti». «Mah… sì… se proprio ci tiene». Quando si presentò come Sergio Quinzio, non potevo crederci. Di Quinzio, che stava allora portando a termine il suo Commento alla Bibbia in quattro volumi, poi ristampato in uno solo, conoscevo Cristianesimo dell’inizio e della fine, una rivelazione, per me, così come veri e propri lampi nell’universale grigiore (ma era il buio di anni bui) erano gli articoli che andava pubblicando sulla Stampa di Torino. Accadeva nel 1977 presso il Dipartimento di Filosofia all’università di Perugia. «Ma io sono un pensionato che si occupa...