Commenti
Sulla fame un nobel per la pace rassegnato
Il premio di quest'anno rimanda a due questioni mondiali fondamentali: il progressivo ritorno della fame su scala globale e l’altrettanto progressivo indebolimento delle Nazioni Unite
Distribuzione di cibo del World Food Program a Sanaa, Yemen – Ap
Il premio di quest'anno rimanda a due questioni mondiali fondamentali: il progressivo ritorno della fame su scala globale e l’altrettanto progressivo indebolimento delle Nazioni Unite
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 10 ottobre 2020
L’assegnazione del premio Nobel per la Pace al Programma Alimentare Mondiale (Pam) è un conferimento che va letto in chiaroscuro, in un anno speciale come il 2020. Nella filigrana della motivazione del Nobel si intravedono richiami geopolitici di indubbio rilievo. La selezione di un programma delle Nazioni Unite era forse obbligata nel 75° anniversario di vita di questa istituzione. Il Pam si è dato un gran daffare nel 2020: ha aumentato la propria operatività contro le carestie mondiali fissando l’obiettivo di raggiungere 138 milioni di persone entro l’anno (gli aiuti del Pam sono arrivati a 85 milioni nei primi sei...