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Sulla Libia solo una grande sceneggiata
Conferenza di Berlino Libia è stata l’apoteosi di questa ipocrisia occidentale. Nessuno, né a Est né a Ovest, se ne vuole andare dalla Libia se non con qualche contropartita importante
Il segretario di Stato americano Antony Blinken arriva all'aeroporto di Berlino – Lapresse
Conferenza di Berlino Libia è stata l’apoteosi di questa ipocrisia occidentale. Nessuno, né a Est né a Ovest, se ne vuole andare dalla Libia se non con qualche contropartita importante
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 giugno 2021
La Libia è un capitolo particolare della attuale guerra fredda, lo specchio deformante di una politica internazionale che riflette e genera mostri. A Berlino è andata in scena ieri una grande e sanguinosa fiction. Di cui è un frammento reale anche una parte della storia del manifesto. Che trae le sue lontane origini proprio dalla Libia, quando nel 1951 Valentino Parlato fu cacciato a Tripoli dagli inglesi, all’età di vent’anni, a causa della sua militanza comunista quando ormai il Paese africano non era più la nostra «quarta sponda» ma ricadeva sotto il protettorato britannico. E che cosa ci sarebbe oggi...