Cultura
Sulla pelle degli ultimi, la costruzione di un disciplinamento
SCAFFALE «Il governo dei poveri all’inizio dell’età moderna», un saggio di Lorenzo Coccoli edito da Jouvence. Come l’Europa del Cinquecento può interrogare il buio e disumano presente
Hieronymus Bosch, «Il concerto nell'uovo» (copia XVI secolo, Lille, Musée des Beaux-Arts)
SCAFFALE «Il governo dei poveri all’inizio dell’età moderna», un saggio di Lorenzo Coccoli edito da Jouvence. Come l’Europa del Cinquecento può interrogare il buio e disumano presente
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 7 novembre 2017
Tra gli anni ’60 e gli anni ’70 del secolo scorso, grazie alle indagini di storici come il futuro eurodeputato polacco Bronisław Geremek, riemerse un dibattito poco noto che aveva diviso i fronti nel lontano secolo della Riforma. Protagonisti della disputa alcuni teologi, umanisti e giuristi celebri e meno celebri (un nome per tutti: quello di Thomas More). Il tema discusso era la gestione della povertà e della carità in anni di crescita urbana e di incipiente inflazione, quando cioè la miseria aveva cominciato ad apparire sempre più come una minaccia all’ordine, e la mobilità come il veicolo di infezioni...